Centri Diurni: luoghi di separazione o di inclusione?
Dal sito: www.superando.it
Con le loro denominazioni diverse, nelle varie Regioni, i Centri Diurni sono servizi territoriali fondamentali per lo sviluppo e il mantenimento delle capacità delle persone, per sostenere la famiglia, per ritardare l'istituzionalizzazione e per integrare nella comunità locale oppure si tratta semplicemente di servizi chiusi ed escludenti? Se ne parlerà approfonditamente a Jesi (Ancona) il 20 aprile, durante il secondo incontro del percorso denominato "Persone con disabilità. I diritti, i bisogni, le politiche, i servizi", promosso dal Gruppo Solidarietà
Dopo l'avvio del 30 marzo scorso (se ne legga nel nostro sito cliccando qui), proseguirà venerdì 20 aprile a Jesi (Ancona) (Sala della II Circoscrizione, Via San Francesco, ore 9-13), la seconda edizione del percorso denominato Persone con disabilità. I diritti, i bisogni, le politiche, i servizi, promosso dal Gruppo Solidarietà, con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona e dell'Ambito Territoriale Sociale 9 di Jesi.
Centri Diurni. Luoghi di separazione o di inclusione?: sarà questo il tema del secondo incontro, che viene presentato così dagli organizzatori: «C'e sempre chiarezza tra l'obiettivo di un servizio e gli strumenti utilizzati per raggiungerlo? Il Centro Diurno (diversamente denominato nelle diverse Regioni) è un servizio territoriale (strumento) fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento delle capacità delle persone, per sostenere la famiglia, per ritardare l'istituzionalizzazione, per integrare nella comunità locale oppure è… un servizio chiuso ed escludente? Centro Diurno e comunità locale, Centro Diurno come luogo di presa in carico: su tali questioni si intrecceranno le analisi, le riflessione e le proposte del 20 aprile».
All'incontro (a partecipazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria), parteciperanno Mauro Burlina, psicologo, responsabile dell'Ufficio Disabilità dell'ULLS 6 di Vicenza e Mario Paolini, pedagogista e formatore.
Da ricordare infine che il terzo e ultimo seminario del ciclo - in programma per il 18 maggio - sarà dedicato al tema Lavoro e disabilità intellettiva. È così difficile?.
Centri Diurni. Luoghi di separazione o di inclusione?: sarà questo il tema del secondo incontro, che viene presentato così dagli organizzatori: «C'e sempre chiarezza tra l'obiettivo di un servizio e gli strumenti utilizzati per raggiungerlo? Il Centro Diurno (diversamente denominato nelle diverse Regioni) è un servizio territoriale (strumento) fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento delle capacità delle persone, per sostenere la famiglia, per ritardare l'istituzionalizzazione, per integrare nella comunità locale oppure è… un servizio chiuso ed escludente? Centro Diurno e comunità locale, Centro Diurno come luogo di presa in carico: su tali questioni si intrecceranno le analisi, le riflessione e le proposte del 20 aprile».
All'incontro (a partecipazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria), parteciperanno Mauro Burlina, psicologo, responsabile dell'Ufficio Disabilità dell'ULLS 6 di Vicenza e Mario Paolini, pedagogista e formatore.
Da ricordare infine che il terzo e ultimo seminario del ciclo - in programma per il 18 maggio - sarà dedicato al tema Lavoro e disabilità intellettiva. È così difficile?.
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