Per assicurare maggiori tutele alle donne lavoratrici e con disabilità
Dal sito: www.superando.it
Un Disegno di Legge che delega il Governo ad intervenire sulla normativa di settore, per assicurare alle donne lavoratrici e a quelle con disabilità maggiori tutele e garanzie a livello sanitario, riabilitativo, psicologico, economico, sociale, assicurativo e formativo: è quello presentato in questi giorni dalle senatrici Amati e Colli, iniziativa sollecitata dall'ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e condivisa dalla stessa Associazione
Come avevamo riferito nei giorni scorsi (se ne legga cliccando qui), il 26 gennaio le senatrici Silvana Amati del Partito Democratico e Ombretta Colli del Popolo delle Libertà hanno presentato a Roma, presso la Sala degli Atti Parlamentari, il Disegno di Legge denominato Delega al Governo in materia di tutela delle donne contro gli infortuni sul lavoro e le malattie, iniziativa sollecitata dall'ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e condivisa dalla stessa Associazione, per migliorare appunto le condizioni delle donne nei luoghi di lavoro e delle lavoratrici con disabilità.
«Adeguare nel suo complesso la tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere - si legge in una nota dell'ANMIL - e alla peculiarità del duplice impegno lavorativo, sia domestico che professionale, generalmente loro richiesto, è l'obiettivo principale del Disegno di Legge, che delega il Governo ad intervenire sulla normativa di settore per assicurare alle donne lavoratrici e a quelle con disabilità maggiori tutele e garanzie a livello sanitario, riabilitativo, psicologico, economico, sociale, assicurativo e formativo».
«A conferma della necessità di portare avanti politiche di settore mirate e concrete - viene ancora riferito dall'ANMIL - i dati Istat mostrano che su 22.906.000 lavoratori occupati in complesso, le donne sono 9.277.000 (40,5% del totale), mentre i dati INAIL in merito agli incidenti sul lavoro avvenuti nei primi nove mesi del 2011, confrontati con quelli dell'anno precedente, indicano che il calo degli infortuni femminili è stato pari a -3,4% a fronte del calo degli infortuni maschili, pari a -5% (rispettivamente 174.551 vs 378.649). Invece, per gli infortuni mortali, è stata registrata una crescita di quelli femminili, con 53 casi nel 2010 e 57 nel 2011, crescita dovuta in effetti a quelli verificatisi in itinere passati da 27 a 32, a fronte di una diminuzione degli infortuni mortali maschili con 644 nel 2010 e 634 nel 2011».
«Siamo orgogliose - hanno affermato per l'occasione le senatrici Amati e Colli - di portare avanti questa battaglia a difesa delle donne a fianco all’ANMIL, che dà voce e ascolto ad oltre 450.000 vittime del lavoro, con un impegno di valore a supporto di questioni spesso trascurate. Donne e disabilità rappresentano un binomio che non riceve i riscontri concreti che meriterebbe. In ogni situazione le donne con o senza disabilità sono una risorsa. Crediamo fortemente nella validità e nella necessità di questo Disegno di Legge e per questo ne auspichiamo un esito positivo al fine di avviare una nuova stagione - più sicura e giusta - per il mondo femminile».
«Ringrazio le Senatrici Amati e Colli - ha dichiarato dal canto suo il presidente nazionale dell'ANMIL Franco Bettoni - per aver sostenuto per prime, con determinazione, le nostre rivendicazioni in favore del mondo femminile, trasformandole nel Disegno di Legge presentato oggi, che raccoglie lo studio e l'esperienza maturata in tanti anni dalla nostra Associazione, da sempre vicina alle donne infortunate».
Durante l'evento - che ha visto anche la partecipazione di Emma Bonino, vicepresidente del Senato e presidente della Commissione per le Parità e le Pari Opportunità, sempre del Senato - è stato anche presentato il Calendario 2012 realizzato dall'ANMIL in collaborazione con l'INAIL e con Miss Italia, intitolato Donne che Vincono e consistente in una serie di immagini di dodici donne infortunate sul lavoro e di altrettante Miss titolate nazionali, nell'ultima edizione del celebre Concorso.
«Queste donne eccezionali - ha sottolineato Bettoni, in riferimento al calendario - hanno avuto il coraggio di "mettere in mostra" la propria invalidità fisica e di raccontare come sono avvenuti gli incidenti e le conseguenze anche psicologiche che ne sono scaturite. Insieme alle Istituzioni, ai media e all'opinione pubblica, dobbiamo essere loro riconoscenti e affinché i loro sforzi - insieme a quelli di tutte le altre donne disabili - non siano stati vani, dobbiamo porre la massima attenzione sul tema, tenendo conto soprattutto delle differenze di genere e del principio di uguaglianza e dei diversi riflessi che un infortunio sul lavoro o una malattia professionale possono avere su una donna rispetto a un uomo».
Da segnalare che all'incontro sono intervenute per l'ANMIL anche le componenti del Gruppo Donne per le Politiche Femminili, ideatrici del progetto del calendario (Maria Stella Agnello, Livia Benamati, Anna Di Carlo, Graziella Gneo e Graziella Nori), per l'INAIL il commissario straordinario Gian Paolo Sassi, per Miss Italia la presidente Patrizia Mirigliani e anche la fotografa Tiziana Luxardo, che ha realizzato gli scatti del calendario stesso, insieme alle ventiquattro protagoniste di esso.
«Adeguare nel suo complesso la tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere - si legge in una nota dell'ANMIL - e alla peculiarità del duplice impegno lavorativo, sia domestico che professionale, generalmente loro richiesto, è l'obiettivo principale del Disegno di Legge, che delega il Governo ad intervenire sulla normativa di settore per assicurare alle donne lavoratrici e a quelle con disabilità maggiori tutele e garanzie a livello sanitario, riabilitativo, psicologico, economico, sociale, assicurativo e formativo».
«A conferma della necessità di portare avanti politiche di settore mirate e concrete - viene ancora riferito dall'ANMIL - i dati Istat mostrano che su 22.906.000 lavoratori occupati in complesso, le donne sono 9.277.000 (40,5% del totale), mentre i dati INAIL in merito agli incidenti sul lavoro avvenuti nei primi nove mesi del 2011, confrontati con quelli dell'anno precedente, indicano che il calo degli infortuni femminili è stato pari a -3,4% a fronte del calo degli infortuni maschili, pari a -5% (rispettivamente 174.551 vs 378.649). Invece, per gli infortuni mortali, è stata registrata una crescita di quelli femminili, con 53 casi nel 2010 e 57 nel 2011, crescita dovuta in effetti a quelli verificatisi in itinere passati da 27 a 32, a fronte di una diminuzione degli infortuni mortali maschili con 644 nel 2010 e 634 nel 2011».
«Siamo orgogliose - hanno affermato per l'occasione le senatrici Amati e Colli - di portare avanti questa battaglia a difesa delle donne a fianco all’ANMIL, che dà voce e ascolto ad oltre 450.000 vittime del lavoro, con un impegno di valore a supporto di questioni spesso trascurate. Donne e disabilità rappresentano un binomio che non riceve i riscontri concreti che meriterebbe. In ogni situazione le donne con o senza disabilità sono una risorsa. Crediamo fortemente nella validità e nella necessità di questo Disegno di Legge e per questo ne auspichiamo un esito positivo al fine di avviare una nuova stagione - più sicura e giusta - per il mondo femminile».
«Ringrazio le Senatrici Amati e Colli - ha dichiarato dal canto suo il presidente nazionale dell'ANMIL Franco Bettoni - per aver sostenuto per prime, con determinazione, le nostre rivendicazioni in favore del mondo femminile, trasformandole nel Disegno di Legge presentato oggi, che raccoglie lo studio e l'esperienza maturata in tanti anni dalla nostra Associazione, da sempre vicina alle donne infortunate».
Durante l'evento - che ha visto anche la partecipazione di Emma Bonino, vicepresidente del Senato e presidente della Commissione per le Parità e le Pari Opportunità, sempre del Senato - è stato anche presentato il Calendario 2012 realizzato dall'ANMIL in collaborazione con l'INAIL e con Miss Italia, intitolato Donne che Vincono e consistente in una serie di immagini di dodici donne infortunate sul lavoro e di altrettante Miss titolate nazionali, nell'ultima edizione del celebre Concorso.
«Queste donne eccezionali - ha sottolineato Bettoni, in riferimento al calendario - hanno avuto il coraggio di "mettere in mostra" la propria invalidità fisica e di raccontare come sono avvenuti gli incidenti e le conseguenze anche psicologiche che ne sono scaturite. Insieme alle Istituzioni, ai media e all'opinione pubblica, dobbiamo essere loro riconoscenti e affinché i loro sforzi - insieme a quelli di tutte le altre donne disabili - non siano stati vani, dobbiamo porre la massima attenzione sul tema, tenendo conto soprattutto delle differenze di genere e del principio di uguaglianza e dei diversi riflessi che un infortunio sul lavoro o una malattia professionale possono avere su una donna rispetto a un uomo».
Da segnalare che all'incontro sono intervenute per l'ANMIL anche le componenti del Gruppo Donne per le Politiche Femminili, ideatrici del progetto del calendario (Maria Stella Agnello, Livia Benamati, Anna Di Carlo, Graziella Gneo e Graziella Nori), per l'INAIL il commissario straordinario Gian Paolo Sassi, per Miss Italia la presidente Patrizia Mirigliani e anche la fotografa Tiziana Luxardo, che ha realizzato gli scatti del calendario stesso, insieme alle ventiquattro protagoniste di esso.